Anche il sangue infetto
trasmette la mucca pazza

15 settembre 2000 Articolo messo in Rete alle 08:23 ora italiana (06:23 GMT)

Studio scozzese dimostra il contagio tra pecore

LONDRA (CNN) -- L'encefalopatia spongiforme bovina (Bse), nota come morbo della mucca pazza, e la variante della malattia di Creutzfeldt Jakob (vCjd), l'equivalente umano della Bse, possono essere trasmessi attraverso trasfusioni di sangue. Lo afferma uno studio condotto dai ricercatori britannici e pubblicato dalla rivista 'Lancet'.

I ricercatori dell'Institute for Animal Health di Edimburgo sostengono di essere riusciti a infettare una pecora con l'encefalopatia spongiforme bovina attraverso una trasfusione di sangue prelevato a un'altra pecora malata ma che non aveva ancora manifestato i sintomi.

Fino ad oggi si riteneva che la trasmissione del morbo mortale attraverso il sangue o i suoi derivati fosse soltanto un rischio teorico. Mentre, secondo gli scienziati di Edimburgo, nonostante non siano mai stati provati casi di contagio di persone tramite il sangue o derivati ematici, la ricerca dimostra che questo è possibile.

"Questa ricerca porta a pensare che il sangue donato da persone infette da vCjd, anche se non presentano ancora alcun sintomo, può rappresentare un rischio di contagio tra la popolazione della Gran Bretagna" spiega il direttore dell'Institute for Animal Health Chris Bostock nella rivista 'Lancet'.

 

Sangue da pecore senza sintomi

 

Per provare la tesi della trasmissione tramite sangue gli scienziati scozzesi hanno nutrito alcune pecore sane con cervelli bovini infetti, in modo da farle ammalare di mucca pazza. Poi, prima che si manifestassero i sintomi della malattia - che ha un lungo periodo di latenza - a 19 di queste è stato prelevato del sangue e trasfuso in pecore sane provenienti dalla Nuova Zelanda.

Seicentodieci giorni dopo la trasfusione, una pecora neozelandese, la prima ad aver ricevuto il sangue infetto, ha cominciato a mostrare segni della Bse. Le altre sono ancora sane, ma l'esperimento non è concluso. Gli scienziati hanno tuttavia deciso di pubblicare sull'ultimo numero della rivista scientifica britannica i risultati preliminari dell'esperimento perché li ritengono significativi.

 

In Gran Bretagna plasma dall'estero

 

La Gran Bretagna ha già adottato misure per garantire la sicurezza dei suoi approvvigionamenti di sangue e importa tutto il plasma e i derivati ematici da Paesi in cui non ci sono stati problemi di bovini infetti da mucca pazza. Queste misure erano state adottate in via precauzionale proprio col sospetto della possibilità di infezione attraverso il sangue.

Al di là dell'Atlantico, da tempo Stati Uniti e Canada hanno vietato le donazioni di sangue da parte di persone che hanno passato più di sei mesi in Gran Bretagna.

 

Non sempre si tratta di mucca pazza

 

L'epidemia della mucca pazza è scoppiata nella mandrie britanniche nel 1986 e ha raggiunto il periodo di massima diffusione nel 1992. Quattro anni dopo gli scienziati hanno identificato una variante della malattia di Creutzfeldt Jakob (una malattia degenerativa del cervello con sintomi simili a quelli della mucca pazza già identificata che normalmente colpiva, con una bassa incidenza, persone sopra i cinquant'anni) che hanno ritenuto legata all'assunzione di carne bovina infetta. La variante presenta gli stessi sintomi della malattia di Creutzfeldt Jakob classica, ma colpisce anche persone più giovani e ha un decorso mortale molto più rapido.

Oltre alla Gran Bretagna, dove ci sono stati decine di casi, la variante umana della malattia della mucca pazza ha seminato vittime anche in Francia e in Germania.

Con il contributo di Ansa e Reuters

 

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